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Allenamento anaerobico: cosa è e a cosa serve

 

Definizione allenamento anaerobico

allenamento-anaerobico

L’allenamento anaerobico rappresenta un concetto fondamentale nell’universo clinico delle scienze motorie e a livello concreto è una modalità di esercizio fisico in cui il soggetto che effettua il movimento sintetizza l’ATP (la molecola adenosina trifosfato) in assenza di ossigeno.

 

 

Allenamento anaerobico: diverse modalità

L’allenamento anaerobico può essere di due tipi.
Anaerobico analattacido: in questa condizione il soggetto che effettua movimento sintetizza l’ATP senza la presenza di ossigeno e senza la produzione di acido lattico. L’energia per l’attività fisica viene fornita dalla fosfocreatina.
Anaerobico alattacido: in questa condizione il soggetto che effettua il movimento sintetizza l’ATP in assenza di ossigeno e in presenza di formazione di acido lattico, che si forma a partire da molecole di natura glucidica.

 

Allenamento anaerobico: le applicazioni

L’allenamento anaerobico, per la sua natura caratterizzata dalla mancanza di ossigeno nella sintesi dell’ATP, deve essere introdotto nella vita dell’atleta in maniera molto più graduale rispetto a quanto viene invece fatto con l’allenamento di natura aerobica.
L’esercizio fisico anaerobico può essere molto utile per chi pratica a livello professionale sport come il calcio e la staffetta, che richiedono un notevole sforzo concentrato in poco tempo con la necessità di recuperare energia in pochi minuti.

 

 

Allenamento anaerobico: per chi è indicato?

Come abbiamo già avuto modo di ricordare, l’allenamento anaerobico rappresenta una condizione ginnica più complessa rispetto a quella che avviene in modalità aerobica.
La mancanza dell’ossigeno nel processo di allenamento rende infatti fondamentale la capacità di gestire in maniera perfetta i tempi di recupero. Risulta quindi facile comprendere come l’allenamento anaerobico rappresenti un’alternativa adatta a soggetti con una capacità respiratoria di assoluta efficienza.
Man mano che avanza l’età è sempre più difficile introdurre sessioni anaerobiche nel proprio calendario di allenamento, che dovrebbe contenerne, in condizioni fisiche normali ed efficienti, almeno due ogni settimana. 

 

 

 

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