Come avviare una palestra o una catena di palestre in franchising

Mantenervi in forma e sollevare bilancieri è la vostra passione? Avete uno spirito imprenditoriale e la possibilità economica per aprire un'attività tutta vostra? Magari avrete pensato, tante volte, che vi piacerebbe aprire una palestra o persino una catena intera di palestre, in franchising. Sappiate, allora, che la passione non basta: servono tutta una serie di permessi, certificazioni e altri requisiti, non ultimo una laurea.

Requisiti personali

Per cominciare anche solo a pensare di avventurarvi nell'apertura di un centro sportivo, dovete innanzitutto essere in possesso di una laurea in Scienze Motorie: sarete insegnanti a tutti gli effetti, anche se ne gestirete altri che saranno vostri dipendenti. Dovrete conoscere, quindi, per primi la materia e non basterà essere in grado di fare 50 flessioni in un minuto o di sollevare senza sforzo 30 chili con un braccio. Chi si allenerà nella vostra palestra, dovrà probabilmente seguire un programma ben strutturato a seconda delle esigenze e può risultare persino pericoloso assegnare degli esercizi sbagliati o superiori alle possibilità fisiche. Nei tre anni di studio, imparerete a conoscere a fondo la biologia, l'anatomia umana e anche la chimica.

Requisiti burocratici

Come imprenditori, dovrete essere titolari di partita IVA. In secondo luogo, dovrete iscrivervi al Registro delle Imprese e comunicare l'apertura, in via ufficiale, al vostro Comune di residenza. Inoltre, ci saranno tutta una serie di verifiche sul locale che dovranno fare i Vigili del Fuoco per le norme antincendio e sarete anche obbligati ad adeguarvi alla legge 626 in merito alla sicurezza sul lavoro. Avrete, sicuramente, dei dipendenti: quindi sarà necessario mettervi in regola con INPS e INAIL, nonché con la SIAE per i diritti d'autore sull'eventuale musica in filodiffusione.

I costi

La spesa iniziale per un locale di piccole dimensioni, dotato almeno delle attrezzature base, può aggirarsi intorno ai 50-70 mila euro, a cui dovrete aggiungere le spese di gestione. Bollette mensili di luce, riscaldamento, acqua, più tutti gli stipendi che dovrete pagare ai vostri istruttori (e impresa di pulizie), possono rapidamente arrivare a cifre importanti, 30 mila euro o più. Dovrete, quindi, disporre di una cifra iniziale non inferiore ai 100 mila euro, sperando di rientrare delle spese in maniera sufficiente a tenere aperto anche nei mesi successivi.

Il franchising

Spaventati? Se l'investimento iniziale è fuori dalla vostra portata e, magari, non avete alcuna esperienza sul campo, potrebbe essere una buona idea aprire la vostra palestra in franchising. Vi affiderete, così, a un sistema già avviato e organizzato che vi guiderà, passo passo, dall'iter burocratico alla scelta delle attrezzature, con un aggiornamento continuo delle competenze. E, soprattutto, l'investimento sarà inferiore a quello che dovreste sostenere singolarmente, oltre che finanziabile in comode rate. Oggigiorno, il franchising è la scelta più facile per chi voglia mettersi in gioco rischiando poco: si parte avvantaggiati grazie a nomi famosi, si può contare su un supporto continuo e si spende di meno.

Nella difficile realizzazione del vostro sogno di mettervi in proprio potrebbe essere una valida idea farsi seguire e supportare passo passo da professionisti qualificati come commercialisti e figure come il consulente d'impresa, soprattutto se la vostra idea è quella di realizzare una catena di palestre, che siano in franchising o no. Una società di consulenza, come quella capitanata da Diego Granese, offre tutto il supporto possibile a novelli imprenditori partendo dall'aspetto finanziario/economico fino ai rapporti con le banche e la pubblica amministrazione.

Che tipo di palestra aprire?

Tanto per cominciare, cercate di inserirvi in una zona che non sia già servita da altre attività simili alla vostra, o sarete costretti ad abbassare i prezzi per limitare la concorrenza. È anche vero, però, che se nel quartiere è presente una palestra di fitness e voi aprite una piscina, le attività sono completamente diverse. Pensateci bene, quindi, e fate anche una piccola ricerca sul bacino di utenza: maggioranza di persone anziane, di giovani, di bambini. Questo è molto importante, perché potrete diversificare le attività e dedicarle maggiormente all'uno o all'altro target. Per quanto riguarda i costi d'iscrizione, proponete sempre una formula mensile e una annuale e magari prevedete anche qualcosa di intermedio (trimestrale, semestrale), ricordandovi che a luglio e agosto, molto probabilmente, gli avventori saranno in larga parte in vacanza. Infine, è sempre gradita la lezione di prova gratuita.

I diversi tipi di allenamento

Per diversificare l'attività e andare anche incontro a diverse esigenze, potrebbe essere necessario organizzare sia dei corsi che un sistema di allenamento "libero". I primi, prevedono istruttori qualificati (yoga, zumba, danza) all'interno di orari predefiniti: anche qui, a seconda del tipo di utenza dovrete stabilire momenti della giornata adeguati. Se la danza è rivolta ai bambini, scegliete un orario pomeridiano o post scolastico mentre, se il corso di zumba è per gli adulti, sarà opportuno che si tenga a ridosso dell'ora di cena per essere compatibile con il lavoro dei clienti. Qualora vogliate lasciare più libertà in una sala attrezzata, predisponete dei turni per i vari istruttori durante tutto l'arco della giornata. Chi vuole allenarsi potrà entrare quando vuole, munito di tesserino, e farsi fare un programma personalizzato dall'insegnante presente a seconda che voglia sviluppare i muscoli, tonificare gli addominali o perdere peso.

In conclusione

Aprire una palestra non è impossibile, quindi, ma di certo richiede una buona dose di energie e investimenti non indifferenti. Fate tutte le valutazioni necessarie, supportati da esperti nel settore, e magari anche un po' d'esperienza lavorando voi stessi come dipendenti: prima di cominciare un'attività, non c'è niente di meglio che una buona gavetta!